Gruppo Giovani in cammino verso il Sinodo
Introduzione
Da una navigazione orientata a mete lontane a una “a vista”.
Nella giovinezza è possibile trovarsi in questa situazione.
In questo frangente può e deve esplodere nel cuore del giovane la domanda più forte delle incertezze del mare: “Che cercate?”.
Questo è il momento in cui ritrovare la voglia di interrogarsi e ridefinire con nuova forza la rotta da seguire.
- Momento:
Ascoltiamo “Come l’acqua dentro il mare” dei Modà. Ripensiamo ai momenti dell’infanzia e della adolescenza in cui abbiamo ricevuto le istruzioni per la vita, riscoprendone il valore più autentico che non deve andare perduto.
Meglio cominciare da quello che mi viene
Più semplice da poterti raccontare
La vita ci consegna le chiavi di una porta
E prati verdi sopra i quali camminare
Puoi correre o fermarti
Puoi scegliere tra i frutti
Quali cogliere o lasciare maturare
Vietato abbandonare il sogno di volare
Ma per quello c’è bisogno dell’amore
Io posso solo dirti
Non temere di sbagliare
Perché aiuta le persone ad imparare
E sappi che tra il bene e il male
Alla fine vince il bene
Amore fai tesoro di ogni tuo respiro
E difendi la bellezza del perdono
Ricorda che un sorriso è il gesto più prezioso
Per piacere e farsi ricordare
Ricorda che l’amore a volte può far male
Ma del mio tu non ti devi preoccupare
Perché non può finire
Come l’acqua dentro il mare
Amore ascolta bene, non smetter di sognare
Perchè i sogni sono le ali per volare
Se vuoi porta qualcuno in viaggio
Ma a nessuno dai modo di potertele spezzare
Accetta le sconfitte, l’invidia e l’impotenza
Di chi osserva e perde il tempo a giudicare
E abbi sempre la coscienza, la pazienza, la prudenza
E ricordati che è sempre meglio dare
Ma non dimenticare, anche se l’ho già detto
Se avrai un dubbio, che tra il bene e il male
Vince sempre il bene
Te lo posso giurare
Amore fai tesoro di ogni tuo respiro
E difendi la bellezza del perdono
Ricorda che un sorriso è il gesto più prezioso
Per piacere e farsi ricordare
Ricorda che l’amore a volte può far male
Ma del mio tu non ti devi preoccupare
Perché non può finire come l’acqua dentro il mare
Amore fai tesoro di ogni tuo respiro
E difendi la bellezza del perdono
Ricorda che un sorriso è il gesto più prezioso
Per piacere e farsi ricordare
Ricorda che l’amore a volte può far male
Ma del mio tu non ti devi preoccupare
Perché non può finire
Come l’acqua dentro il mare
Papa Francesco ci dice: “Nel loro andare verso il futuro i giovani portano dentro “tre voglie”: sono ricercatori di bellezza, profeti di bontà, assetati di verità. Ci saranno sempre persone che faranno proposte per frenare o addirittura per bloccare la strada, per cui con queste tre voglie ci si troverà a dover andare controcorrente, ma non bisogna smettere di fare rumore”.
- Momento: Attività “Il cielo e l’abisso”
Sul cartellone “Cielo” siete invitati a mettere le situazioni positive che vivete e che danno senso al tempo presente.
Sul cartellone “Abisso” siete invitati a mettere gli ostacoli, le problematiche e le resistenze che vivete nelle vostre occupazioni quotidiane.
Confrontiamoci a partire da ciò che abbiamo scritto.
Papa Francesco ci dice: Oggi viviamo in una cultura del provvisorio che non offre un clima favorevole alla formazione di scelte di vita stabili con legami solidi, costruiti su una roccia d’amore, di responsabilità, ma piuttosto sulla sabbia dell’emozione del momento. E così si gira la vita, come in un labirinto. Ma il cuore dell’essere umano aspira a cose grandi, a valori importanti, ad amicizie profonde, a legami che si irrobustiscono nelle prove della vita anziché spezzarsi. L’essere umana aspira ad amare e ad essere amato. E questo, definitivamente.
- Momento: Chiamati per nome
Ad ognuno viene consegnato un foglio A4 con su scritto il proprio nome. Ciascuno è invitato a pensare ad un acronimo del proprio nome in chiave e-vocativa, ovvero reinterpretandolo pensando ad ispirazioni ed obiettivi fondamentali da cui è chiamato a ripartire e ripensare la propria vita in ottica vocazionale.
Appuntamento nazionale a Roma (Agosto 2018)
Sabato 11 e domenica 12 agosto 2018 Papa Francesco incontrerà i giovani italiani che giungeranno a Roma da tutte le Diocesi d’Italia per pregare insieme in vista del Sinodo dei Vescovi sui giovani.
I giovani arriveranno nella Capitale dopo aver percorso a piedi nei giorni precedenti le strade e i luoghi legati alla pietà popolare (pellegrinaggi), ai santuari mariani e a quelli dedicati ai Santi della loro Diocesi.
L’Italia tutta si metterà “in cammino”: questo grande pellegrinaggio, diffuso nelle regioni e nelle Diocesi italiane, avrà come destinazione finale il ritrovo a Roma per la veglia di preghiera con il Santo Padre che sarà dedicata al Sinodo dei Vescovi sui giovani. L’incontro si concluderà domenica mattina con la Messa.
Preghiera dei giovani - Sinodo 2018
Signore Gesù,
la tua Chiesa volge lo sguardo ai giovani.
Oso dirti che vorrei prendere sul serio la mia vita
e che ci terrei molto ad avere un cuore libero.
La lotta per non cedere alle semplici comodità
e per mirare a cose più vere e profonde mi costa, ma mi rende felice.
Vorrei una felicità autentica, aperta ai grandi sogni
e mai tenuta solo per me.
Ti chiedo di essermi vicino, di farmi forte nella tentazione.
Guardo alla vicenda del discepolo amato
e alla sua sete di verità che è anche la mia.
Signore, ti prometto che ci proverò sul serio.
Chiarirò a me stesso da dove nasce questa mia sete.
Sarò anch’io sotto la Croce.
Sarò anch’io in mezzo al mare dove tutti dicono
che non si pesca nulla in questa notte nera.
Signore, piacerebbe anche a me urlare a tutto il mondo,
riferendomi a te che ci vieni incontro sulle acque: “E’ il Signore!”.
Infine vorrei tanto ospitare tua Madre,
come ha fatto Giovanni, ricevendola in dono da Te.
Signore, per questi miei propositi e per l’amore che mi lega a Te,
mio e nostro Salvatore, ti prego: ascoltami!