Care sorelle e cari fratelli,
scrivo questo editoriale mentre ci troviamo nel pieno della nuova ondata planetaria di contagi da Covid-19, dopo quella della scorsa primavera. L’Italia, insieme a molti altri Paesi, sta affrontando grandi limitazioni nella vita ordinaria della popolazione e sperimentando effetti preoccupanti a livello personale, sociale, economico e spirituale. Anche il nostro paese è stato “duramente provato”: tante famiglie piangono la morte dei loro cari e tutta la comunità si trova ad essere più povera perché privata di una parte importante della sua memoria. Viviamo una fase complessa della storia, che può anche essere letta come una rottura rispetto al passato, per avere un disegno nuovo, più umano, sul futuro. «Perché peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi» (Papa Francesco, Omelia nella Solennità di Pentecoste, 31 maggio 2020).
(dall'editoriale)