L’elezione di Papa Leone XIV è un segno limpido, perfino disarmante, che il Signore non abbandona mai la sua Chiesa. Nelle ore che hanno preceduto l’annuncio nessuno sembrava immaginare che da quel Collegio potesse uscire un nome come quello di Robert
Francis Prevost. Eppure, eccoci qui, colmi di stupore e, insieme, di pace. È il segno che davvero, come ci ricorda Sant’Agostino, “tu, Signore, sei più intimo a me di quanto io stesso lo sia”. Lo Spirito Santo, a volte, sembra lasciarci vagare nei nostri pensieri, nei nostri progetti umani.
Ma poi interviene. E lo fa con quella forza che sola può riportarci a quel bene che da sempre Dio ha pensato e isposto
per noi.